Eternights – Recensione – Switch

Eternights Recensione Switch

Dopo un anno dall’uscita su PlayStation, Eternights approda anche sulla console tascabile Nintendo Switch e noi lo abbiamo provato in anteprima portandovi questa recensione

Eternights è un gioco di ruolo d’azione che fonde romanticismo e sopravvivenza in un mondo sull’orlo della rovina. Creato da Studio Sai, un piccolo team determinato a fare la differenza, Eternights approda su Nintendo Switch circa un anno dopo l’uscita su PlayStation. Questa versione ci consente di esplorare finalmente cosa si cela dietro il concept e se il gioco riesce davvero a unire i suoi elementi eterogenei.

Quando un appuntamento si trasforma in un incubo

In Eternights, si parte da un contesto che sembra banale: il protagonista e il suo unico amico, Chani, sono studenti universitari che fantasticano sull’amore e sugli appuntamenti. Una sera decidono di esplorare siti di incontri, e quando il protagonista trova finalmente un match, si presentano ad un appuntamento notturno. Tuttavia, i loro piani romantici si infrangono con l’apparizione di giganteschi muri che sigillano la città, trasformando gli abitanti in esseri assetati di sangue. Durante la fuga, il duo incontra Yuna, un’idol che possiede misteriosi poteri, scoprendo così che alcune persone sono state “dotate” di abilità uniche in questo nuovo e spietato mondo.

Un cast colorito, tra leggerezza e intensità

La storia di Eternights mescola sapientemente momenti comici e seri, creando un’esperienza che non ha paura di passare da battute spudorate a rivelazioni intense. Anche se Chani, con la sua ironia provocante, a volte risulta quasi insopportabile, le sue battute leggere alleggeriscono il tono di un mondo altrimenti tragico. Allo stesso tempo, il gioco esplora i legami tra i personaggi, lasciando che piccole scelte influenzino il corso delle interazioni e rivelino dettagli inaspettati dei loro caratteri. La trama si snoda attraverso dialoghi che, sebbene a tratti possano imbarazzare, riescono a toccare corde profonde, soprattutto nelle fasi finali, dove ogni personaggio mostra una maturità che all’inizio sembrava lontana.

Un viaggio personale attraverso un’apocalisse surreale

Più che una semplice missione di sopravvivenza, Eternights diventa un percorso di crescita e introspezione. Ogni scelta di dialogo può influenzare le statistiche sociali del protagonista, dalla fiducia al coraggio, donando un tocco di personalizzazione che rende l’avventura più intima. Tuttavia, non tutte le battute riescono a colpire nel segno: le battute a tema sessuale ricorrono forse un po’ troppo spesso, e benché il target possa giustificarne la presenza, alla lunga risultano ripetitive. Eppure, c’è una forza genuina nelle interazioni e un’attenzione al dettaglio che fanno emergere il meglio di ogni personaggio.

Dungeon e combattimenti: tra esplorazione e azione

Il mondo di Eternights è costellato di dungeon complessi e popolati da creature inquietanti, che il giocatore dovrà affrontare in combattimenti. A prima vista, il sistema di combattimento sembra semplice, ma è proprio la sua reattività a renderlo avvincente, offrendo una buona dose di azione e gratificazione senza complicazioni eccessive. Ogni incontro permette di accumulare esperienza e materiali come l’Essenza Nera, essenziale per potenziare le abilità.

Il gioco adotta un sistema di scadenze che richiede di completare determinati obiettivi entro un certo tempo, un meccanismo che ricorda molto Persona, e aggiunge una dimensione di urgenza e coinvolgimento. I dungeon sono sufficientemente variegati da mantenere l’interesse, con temi unici e ostacoli da superare che trasformano ogni sezione in una nuova avventura.

Legami che potenziano e scelta di abilità

Eternightsgrande importanza ai legami tra il protagonista e i suoi compagni, offrendo la possibilità di rafforzare i rapporti per ottenere abilità uniche. Si può trascorrere del tempo insieme ai personaggi attraverso minigiochi, conversazioni e attività, e ogni azione compiuta rafforza il legame con il gruppo e sblocca nuove capacità. I giocatori possono anche intraprendere romantiche uscite che rendono le dinamiche ancora più personali, offrendo una dimensione inaspettata e intima all’esperienza. Ogni alleanza può portare a vantaggi in battaglia, trasformando la squadra in un gruppo coeso e potente.

Un titolo indie che lascia il segno

Eternights rappresenta un progetto ambizioso che, nonostante qualche imperfezione, mostra la dedizione di Studio Sai. Se si riesce a superare qualche battuta adolescenziale e qualche lacuna narrativa iniziale, ci si ritrova davanti a un gioco che trasuda passione. La grafica è semplice, ma ben animata, il doppiaggio è convincente, e l’interfaccia è essenziale senza risultare invadente.

In sintesi, Eternights è un’avventura che merita di essere vissuta. Pur partendo da premesse semplici, il gioco riesce a sorprendere e coinvolgere, regalando una storia ricca di emozioni e momenti indimenticabili. È un’esperienza indie che colpisce per la sua onestà e lascia intravedere grandi promesse per il futuro del piccolo team che lo ha creato.

La recensione è stata effettuata su Nintendo Switch, con una copia fornita dall’editore.

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Proveniente dalle onde marittime di Roma, o meglio Ostia, è un grande appassionato di videogiochi, serie tv, film e libri thriller. Cresciuto a suon di pizza, pasta e videogiochi, si è guadagnato il rispetto tra i più famelici mangiatori d'Italia.