Yakuza Kiwami – Recensione – Switch

Yakuza Kiwami Recensione

Yakuza Kiwami è finalmente disponibile e noi lo abbiamo provato, scopriamo insieme com’è in questa recensione

Yakuza è una serie iconica nel mondo dei videogiochi. Da titolo di nicchia amato dai fan Sega, si è trasformata in un fenomeno culturale con spin-off, una serie su Amazon, e un sempre maggiore riconoscimento mainstream. Tuttavia, fino a ora, le avventure di Kazuma Kiryu non avevano mai raggiunto una console Nintendo. Con il remake Yakuza Kiwami, ovvero la nuova versione del primo capitolo di Like a Dragon, Sega e Ryo Ga Gotoku Studio colmano finalmente questa lacuna portando la serie su Nintendo Switch. E ne è valsa la pena.

Una storia intensa e drammatica

Come ci si aspetterebbe da un titolo della serie Like a Dragon, Yakuza Kiwami offre una narrazione ricca e coinvolgente, che emerge già nei primi capitoli del gioco. La storia si apre con Kazuma Kiryu e il suo fratellastro Akira Nishikiyama, che si ritrovano al bar Serena per festeggiare il compleanno dell’amica Yumi. Kiryu è il “Drago di Dojima”, un membro di spicco del clan Dojima, e sta per ottenere il proprio “ufficio di famiglia”. Ma le cose prendono una piega drammatica quando Sohei Dojima aggredisce Yumi, e Nishiki lo uccide per difenderla. Kiryu si prende la colpa e finisce in prigione, perdendo tutto: il clan lo espelle, e al suo ritorno a Kamurocho dieci anni dopo, il mondo è cambiato. Yumi è scomparsa, il clan Tojo ha perso dieci miliardi di yen, il presidente Masaru Sera è stato ucciso, e Nishiki non è più l’uomo che Kiryu ricordava. Kiryu si trova quindi coinvolto nei giochi di potere del mondo criminale e assume il ruolo di protettore di una misteriosa bambina, Haruka.

Un gameplay vario e avvincente

Yakuza Kiwami non è però solo una storia avvincente; è anche un’esperienza di gameplay ricca di sfide e attività opzionali. Nei 13 capitoli della storia, il giocatore esplorerà i segreti del clan Tojo e scoprirà la verità sugli eventi che hanno travolto Yumi e Nishiki. In questa versione, c’è anche un approfondimento dedicato al passato di Nishiki, mentre l’amatissimo Goro Majima fa frequenti apparizioni, sia come avversario che per offrire momenti di leggerezza, grazie al sistema “Majima Everywhere”. Questo sistema è legato al Dragon Style, uno stile di combattimento che si aggiunge ai classici Beast, Brawler e Rush. Il gioco presenta poi Substories ampliate e il minigioco MesuKing, assicurando ore di intrattenimento aggiuntivo. Kamurocho è una città piena di cose da fare, rendendo Yakuza Kiwami un’avventura che va oltre la trama principale.

Il combattimento su Switch: come si comporta?

Un aspetto su cui molti avevano dubbi riguardo al porting su Switch era il sistema di combattimento, che su altre piattaforme è sempre stato caratterizzato da un’azione fluida e intensa. La preoccupazione era se Nintendo Switch potesse gestire questo stile di combattimento con la stessa reattività. Nei primi capitoli del gioco, però, anche gli scontri più grandi contro gruppi di nemici risultano ben gestiti e fluidi, con un framerate stabile che mantiene alta la qualità dell’esperienza. Gli scontri minori tendono a concludersi rapidamente, quindi eventuali cali di prestazioni sono poco evidenti.

Qualche compromesso visivo e un’ottima ottimizzazione

Ovviamente, per far girare il gioco su Switch, qualche compromesso visivo è stato necessario. Alcune texture, soprattutto nelle esplorazioni di Kamurocho, sono meno nitide rispetto alle versioni per PS4 e PC, e ci sono occasionali pop-in di oggetti ambientali, come per esempio i rifiuti alla fine di una strada. In generale, il look di Yakuza Kiwami su Switch ricorda più la versione PS3 rispetto a quella per PS4, ma queste differenze non influiscono troppo sull’esperienza complessiva.

Un altro aspetto positivo è rappresentato dai tempi di caricamento, che, nonostante le dimensioni del gioco, risultano sorprendentemente rapidi. Mi aspettavo attese più lunghe per il passaggio tra aree e scontri, ma il gioco è sempre pronto in pochi secondi, rendendo l’esperienza di gioco scorrevole e coinvolgente. La trama continua a essere affascinante, le Substories sono sempre divertenti e il Pocket Circuit rimane una delle attività preferite dai fan.

Una nuova era per Yakuza su Nintendo

In conclusione, Yakuza Kiwami su Nintendo Switch potrebbe non essere la versione “definitiva” per chi si avvicina alla serie Like a Dragon, ma è senza dubbio un porting riuscito che offre un’esperienza eccellente. Se da un lato su altre console o su PC il livello di dettaglio visivo è superiore, dall’altro la possibilità di poter vivere l’avventura di Yakuza su una console Nintendo è una novità che rende giustizia al gioco. Sega e Ryo Ga Gotoku Studio hanno realizzato una versione ben ottimizzata e gratificante, che dimostra quanto la serie Yakuza sia versatile e coinvolgente, anche su una piattaforma completamente nuova.

La recensione è stata effettuata su Nintendo Switch, con una copia fornita dall’editore.

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Proveniente dalle onde marittime di Roma, o meglio Ostia, è un grande appassionato di videogiochi, serie tv, film e libri thriller. Cresciuto a suon di pizza, pasta e videogiochi, si è guadagnato il rispetto tra i più famelici mangiatori d'Italia.