Black Shield: Shield of the World – Recensione – Byron-senpai

Black Shield: Shield of the World – Recensione – Byron-senpai

Black Shield: Shield of the World, scritto dall’autore noto con lo pseudonimo di Byron-senpai e pubblicato da gattidicenere edizioni e Prospettiva Editrice è un libro che appartiene al genere delle light novel. Si tratta del primo volume di una serie che promette avventure emozionanti ed ha catturato la mia attenzione.

Per chi non lo sapesse, le light novel sono opere di narrativa che combinano testo e illustrazioni, solitamente vicine allo stile dei manga giapponesi. Questo genere, popolare in Giappone, sta cominciando a farsi strada anche da noi, seppur lentamente. In un momento storico come questo, dove l’editoria arranca e le letture tradizionali non riescono facilmente a far breccia nei cuori della new generation, questo genere sta trovando terreno fertile, andando a proporre una sorta di ibrido che spesso e volentieri rende meno ostico l’approccio con il testo.

La trama

Il protagonista, Byron, non se la sta passando bene: quello che doveva essere un viaggio da sogno con la sua famiglia sull’isola di Prince Edward, in Canada, si trasforma in una grande delusione. L’isola, che lui immaginava come un luogo incantevole, è invece segnata dai danni di una tempesta straordinaria. Mentre cerca di ignorare i commenti taglienti del padre e le continue domande della madre, Byron si accorge che qualcosa di più profondo è cambiato: il mondo intorno a lui non è più lo stesso. E nemmeno lui lo è.

La trama di questo Black Shield si sviluppa da qui, con Byron che lentamente scopre un nuovo potere dentro di sé e deve affrontare il dilemma di come e quando utilizzarlo. È un tema ricorrente nel genere, ma qui è trattato con un tocco personale che mi ha sorpreso positivamente.

La recensione

Ci sono tanti aspetti positivi da mettere in risalto, riordinando le idee dopo la lettura di questa light-novel.

Sicuramente in primis la variazione sul tema proposta al genere manga shōnen che caratterizza a grandi linee la storia narrata. Se infatti da un certo punto di vista il protagonista dell’opera è il classico ragazzo tipico di queste opere, che si trova a dover abbandonare la normalità per abbracciare un destino più grande, abbiamo qui un personaggio che non accetta immediatamente il suo destino ed anzi è esitante, riluttante per certi versi, angosciato da questo percorso che il destino ha avuto in serbo per lui, e questo tratto distintivo dell’opera l’ha sicuramente resa molto più umana, rendendo Byron vulnerabile in maniera positiva ed accrescendo di molto il legame empatico che durante la lettura si può instaurare tra lettore e protagonista.

Tale variazione tematica è altresì accompagnata dalla variazione stilistica imposta dal genere della light novel, dove i testi si intervallano a delle belle tavole illustrate di Kitsune Yoru che ho molto apprezzato ed aiutano a mitigare uno dei difetti che invece ho trovato nell’opera, che è quello del ritmo.

Lo stile narrativo utilizzato dall’autore è infatti talvolta fin troppo ricco di dettagli, ripetizioni evitabili ed una leggera pesantezza dei dialoghi che non aiuta l’incedere della lettura, costringendo talvolta il lettore a tornare sui propri passi per cercare di rielaborare parti di testo dove ci si è persi un po’ troppo. Anche i frequenti cambi di punto di vista, sebbene spezzino il ritmo ed aiutino un po’ a rendere la lettura più dinamica e meno lineare, talvolta finiscono per ingarbugliare un pochino troppo il tutto, ed il risultato finale è soddisfacente solo in parte. Probabilmente una dinamicità maggiore sarebbe stata più adesa alla tipologia di opera e avrebbe aiutato il prodotto ad essere più godibile e di facile approccio.

Anche l’impaginazione non mi ha entusiasmato, con il testo centrato in modo strano, che ad alcuni colpi d’occhio sembra quasi allineato a destra e questo mi ha un po’ deconcentrato durante la lettura, che nel complesso alla fin dei conti è comunque filata via liscia.

Conclusioni

In definitiva, Black Shield: Shield of the World è un’opera che, nonostante qualche imperfezione, ha del potenziale. La trama è interessante, i personaggi sono ben costruiti e per gli amanti dei manga le tavole che intermezzano i testi sono di pregevole fattura. Se siete fan delle light novel o del genere shōnen, troverete sicuramente qualcosa di affascinante in questa lettura e forse vi verrà voglia di leggere i prossimi volumi. Toccherà sicuramente fare i conti con un ritmo altalenante e con uno stile autoriale particolare, con cui bisogna “prendere la mano”, ma vi assicuro che tenendo botta nei momenti un filo sottotono si può portare a casa una lettura piacevole, cui dare una chance.

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Valerio "Raziel" Vega: Napoletano a Roma, Tecnico Ortopedico di giorno, Retrogamer compulsivo di notte. Creatore del progetto Nerdream, amante del cinema, delle serieTV, dei fumetti e di tutto ciò che è fottutissimamente NERD, sogna una vecchiaia con una dentiera solida ed il pad di un NES tra le mani. Il suo motto è “Ama il prossimo tuo come hai amato il tuo Commodore64”