My Hero Academia You’re Next – Recensione

My Hero Academia You’re Next Recensione

Sono stato invitato all’anteprima stampa di My Hero Academia You’re Next, il quarto film dell’anime tratto dall’opera di Kohei Horikoshi, uscito in giappone il 2 Agosto ed in arrivo in Italia il 10 Ottobre. Com’è? Scopriamolo in questa recensione no spoiler.

Partiamo con il dire che l’OAV di My Hero Academia si colloca temporalmente dopo la battaglia contro il Fronte di Liberazione del Sovrannaturale e, come quasi tutti i film tratti da anime e manga, sono storie a se stanti che non hanno un collegamento diretto con la trama principale.

Deku è in una situazione in cui sta cominciando ad abituarsi ai suoi poteri derivanti dal One For All, mentre il resto del Giappone si trova in uno stato di devastazione totale e sta provando a leccarsi le ferite dopo la distruzione che Shigaraki ed All For One hanno lasciato dietro di loro.

La situazione è caotica, lo capiamo dalle prime immagini, le persone sono spaventate dai Villain e provano a difendersi da sole dopo aver perso la fiducia negli Eroi tanto amati ed incapaci di difenderli nel momento in cui c’era più bisogno di loro. Ed è proprio in occasioni così particolari che personaggi senza scrupoli vogliono salire alla ribalta, accaparrare tutto quello che possono e ricostruire un mondo in rovina secondo la propria volontà.

Fa così la comparsa un uomo estremamente simile in volto ad All Might, convinto di essere lui il nuovo “Simbolo della Pace”, di essere il prossimo. Il quirk del falso All Might gli permette di manipolare gli elementi a suo piacimento, noto come Alchimia, e grazie ad un altro quirk di una ragazza di nome Anna potrebbe essere capace di ampliarlo fino a diventare invincibile e dal potere incalcolabile.

Sì, perchè Dark Might, questo il nome che si autoassegna il nostro cattivo di turno, è convinto che basti il potere per poter diventare il nuovo Simbolo della Pace e ne vuole sempre di più. Per questo motivo decide di rapire Anna e sfruttare il suo quirk per poter ampliare il suo e quello dei suoi sottoposti. Questi non sono altri che membri di una famiglia mafiosa europea.

Parte quindi la missione di salvataggio da parte degli eroi della 1A accompagnati da Giulio, un personaggio enigmatico che impareremo ad amare (O forse no) nel corso del film. Non vi dico nient’altro perchè è giusto che lo vediate da voi, quindi parliamo delle cose che mi sono piaciute e di quelle che invece mi hanno fatto un po’ storcere la bocca.

Partiamo da quello che mi è piaciuto di più. La storia ci insegna che gli sciacalli arrivano nei momenti di difficoltà maggiore. Le polveri della battaglia precedente non si sono ancora posate del tutto, eppure c’è subito qualcuno pronto ad approfittare di una situazione di debolezza generale per poter prendere il controllo e fare quello che vuole.
Questo è il caso di Dark Might. È consapevole che All Might non può più fare nulla a causa della sua perdita di poteri, e si ripete continuamente di “essere il prossimo”. È convinto di poter portare la pace in un modo tutto suo, sempre che di pace si possa parlare; pensa che gli eroi abbiano bisogno di un nuovo inizio, una nuova generazione e che solo il potere in senso reale del termine possa portare la pace lì dove in questo momento c’è solo distruzione.

Però…

Inutile dire che gli ideali di Dark Might non bastano e forse sono un po’ “deboli”. Durante tutta la proiezione del film avevo in mente solo un pensiero: “Davvero gli basta solo questo con il quirk che ha?” Parliamoci chiaro, ha la possibilità di manipolare gli elementi a suo piacimento, è stato in grado di creare una nave enorme che fluttua a mezz’aria con all’interno vari biomi, e tutto quello che vuole è il potere? Un Villain del genere potrebbe causare ancora più distruzione ed assoggettare i popoli grazie anche al quirk di Anna, invece si autolimita.
Non lo so, ho avuto la sensazione perenne che fosse una puntata filler più che un OAV, pensiero sicuramente dato dal mio giudizio non proprio positivo nei confronti di Dark Might, cosa invece contraria per Deborah, una Villain “secondaria”.

My Hero Academia You’re Next è ovviamente un tripudio ed una “passerella” per i quirk di tutti i protagonisti della saga principale, ma i riflettori sono per il trio delle meraviglie: Bakugo, Deku e Todoroki.
Nel corso dell’anime ho sempre pensato che Deku sia un po’ narcisista ed egoista, ma non quell’egoista in senso negativo, piuttosto di una persona che si vuole porre al centro dell’attenzione e voler per forza di cose fare tutto da solo; lo si è visto a più riprese, però piano piano la mia idea sta cambiando e qui ho avuto la netta sensazione che da “One Army Man” stia facendo suo il motto dei Tre Moschettieri.

Sono indubbiamente loro tre il futuro ed i successori reali di All Might, così come tutta la nuova generazione di Eroi succeda agli ideali dell’eroe più amato di tutti.

Le animazioni mi sono piaciute da matti, nei combattimenti avevo la pelle d’oca, così come l’OST. My Hero Academia non è quel prodotto che ha bisogno di un’animazione perfetta per farsi conoscere, ma sicuramente gli dà quella spinta per arrivare alla lode. Non mi stancherò mai di dire che una serie anime su un prodotto già quasi perfetto non farà altro che elevarlo all’Olimpo, mentre al contrario una serie fatta egregiamente su un prodotto dalla scarsa sufficienza permetterà a tutti di conoscerlo, ma il prodotto sempre “insufficiente” rimane, vero Demon Slayer? Ma questo è un discorso per un’altra volta.

My Hero Academia You’re Next mi è piaciuto, ma quella sensazione di “sì, però…” ce l’ho avuta molte, moltissime volte. Per esempio perchè non è stato approfondita la questione della compatibilità di quirk con Anna? Perchè Deborah, Villain sicuramente costruito meglio di Dark Might, ha delle apparizioni così banali?
Per carità, tutto molto bello, il protagonista negativo è Dark Might e la sua sete di potere, ma anche lì, ti danno un cenno di 10 secondi verso la fine del film sulle “motivazioni” e poi nulla di più. Non so, forse un’occasione sprecata. Quella sensazione che manchi qualcosa e che ci siano dei buchi da riempire.

Alla fine è un film che va visto. Ci stiamo avvicinando alla conclusione di My Hero Academia, lo si avverte per tutta la durata ed anche i protagonisti sanno che la battaglia finale sta per arrivare. Chissà che forse questa non sia altro che “la quiete prima della tempesta”. Vi aspetto dal 10 Ottobre nei commenti sotto questa recensione per parlare in maniera libera di You’re Next, oppure sul gruppo Telegram! Ah, mi raccomando, restate in sala dopo la fine del film.

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Proveniente dalle onde marittime di Roma, o meglio Ostia, è un grande appassionato di videogiochi, serie tv, film e libri thriller. Cresciuto a suon di pizza, pasta e videogiochi, si è guadagnato il rispetto tra i più famelici mangiatori d'Italia.