Era destino che t’incontrassi – Prime impressioni Manga – Star Comics

Era destino che t'incontrassi - Prime impressioni Manga - Star Comics

Era destino che t’incontrassi – Recensione – Star Comics

Anashin debutta in Italia con la sua opera più recente: Era destino che t’incontrassi, shoujo romantico edito Star Comics!

Di recente è uscito il quarto volume del manga, che al momento in Giappone ne conta 5 ma è ancora in corso. Io ho avuto l’occasione di leggere il primo, perciò ecco di cosa si tratta e quali sono le mie prime impressioni a riguardo.

Era destino che t'incontrassi - Prime impressioni Manga - Star Comics

Era destino che t’incontrassi: la trama

Yuuki è una studentessa universitaria che si è trasferita dalla campagna alla città per continuare gli studi. Qui, però, si sente sola e desidera tanto trovare un ragazzo. Ecco quindi che una sua cara amica e collega la porta con sé in discoteca, dove spera che entrambe possano fare incontri interessanti.

È proprio qui che Yuuki incontra Iori, un ragazzo che le fa una pessima impressione: prima di tutto perché è ubriaco, ma poi, come se non bastasse, perché la giudica per le sue intenzioni.

Yuuki non vuole più rivederlo, eppure lui ha l’occasione per scusarsi e le dà modo di chiarirsi. Yuuki infatti cerca sì un ragazzo, ma non le va bene chiunque: vuole trovare la persona che il destino ha in serbo per lei!

Così Iori decide di aiutarla, prima chiedendole quale sia il suo tipo ideale e poi proponendosi di organizzare delle uscite con i suoi compagni di università, che come lui studiano per diventare dentisti.

Ma questo loro fare fronte comune potrebbe portare Yuuki ad avvicinarsi proprio a Iori

Era destino che t'incontrassi - Prime impressioni Manga - Star Comics

Qualche considerazione

Il primo volume è composto solo da 4 capitoli, ma si tratta di 208 pagine perciò ci sono tante cose da leggere e da scoprire.

Nelle prime pagine conosciamo la protagonista, Yuuki, e scopriamo il suo senso di solitudine ma anche la sua speranza di trovare la persona del destino.

Iori lo conosciamo tramite il punto di vista di lei, che non è intenzionata a rivederlo dopo la brutta prima impressione che ha avuto. Presto, però, lui si fa perdonare e si dimostra intenzionato ad aiutarla.

È così che lo vediamo per come è realmente, e che lo rivalutiamo attraverso gli occhi di Yuuki.

Era destino che t'incontrassi

Il contesto in cui tutto questo avviene è quello universitario, non tanto delle aule ma di ciò che succede al di fuori, in discoteca o altrove. Non si tratta di qualcosa di unico nel panorama degli shoujo romantici, ma comunque di insolito o almeno lontano dall’idea di “classico shoujo romantico” che si ambienta tra i banchi di scuola.

Era destino che t’incontrassi, in questo, è uno shoujo simile a A sign of affection, con personaggi che frequentano l’università e che hanno obiettivi diversi in mente, come quello di andare a convivere con la persona amata.

L’opera di Anashin ci presenta una protagonista intenzionata a innamorarsi, ma che non ha il batticuore per un compagno, bensì va a cercare qualcuno in discoteca, rischiando anche di incontrare gente pericolosa o con secondi fini.

Il tutto però continua a essere raccontato con la delicatezza tipica di uno shoujo romantico, per quanto probabilmente possiamo aspettarci del contenuto vagamente adulto, almeno accennato, nei volumi successivi. Lo sottolineo perché ho intravisto qualche tavola dei capitoli successivi, quindi so che ci sarà un contenuto di questo tipo, anche se forse resterà vago.

Ma, giustamente, non parliamo di studenti delle superiori alle prese con il primo amore, bensì di adulti che frequentanto l’università, e che escono per andare a bere e a fare nuove conoscenze.

Era destino che t'incontrassi - Prime impressioni Manga - Star Comics

Una nota interessante riguardo ai personaggi

Yuuki, per quanto stia cercando la persona del suo destino, ha già qualcuno in mente, ovvero un primo amore mai dimenticato. Si tratta di un ragazzo che frequentava il suo stesso liceo e che, inaspettatamente, sta per incrociare di nuovo il suo cammino con lei.

La sua presenza, già nel primo volume, apre a risvolti potenzialmente sorprendenti ma anche problematici, il che lascia con la voglia di scoprire come si evolveranno le cose.

Per non parlare della presenza di Iori, che sta accanto a Yuuki sin dall’inizio e si preoccupa per lei, tanto che lei inizia a interessarsi a lui, pur temendo che non la veda affatto come una possibile fidanzata.

E questo triangolo amoroso risulta intrigante proprio perché da una delle due parti abbiamo qualcuno che non gioca a carte scoperte, o almeno non lo fa all’inizio, il che fa sorgere tante domande nei suoi confronti. Quale sarà la verità su di lui e, soprattutto, cosa deciderà di fare la protagonista?

Inutile dire che, già solo per questo, continuerò la lettura in futuro. Sì, perché mi ha lasciato moltissima curiosità!

Copertina del volume 3

Considerazioni finali

Devo dire che ho trovato molto piacevole la lettura del primo volume, che non mi ha affatto delusa. E poi ho trovato davvero belli i disegni di Anashin, che ha un tratto paragonabile tranquillamente a quello di altre autrici di manga shoujo romantici.

Personalmente ho aspettato finora a dare una chance a quest’opera perché temevo fosse simile al celebre romanzo After, o al manga italiano Deep Scar. La storia di una protagonista timida e pura che lascia il paesino per trasferirsi nella grande città dove frequenterà l’università, e dove conoscerà un ragazzo che le farà subito una pessima impressione… Una storia che non avevo bisogno di leggere di nuovo, in una salsa diversa, sinceramente.

E invece questo primo volume mi ha sorpresa: Yuuki non è timida e pura, ma si mette d’impegno per trovarsi un ragazzo. Inoltre Iori, che le fa una brutta impressione all’inizio, si scusa alla prima occasione e si dimostra davvero gentile, tanto da incoraggiarla nella sua ricerca dell’amore e da preoccuparsi temendola in situazioni scomode o pericolose. E come se non bastasse, sembra che lo faccia in modo disinteressato.

Quindi se anche voi ne avete sentito parlare in relazione ad After, che personalmente non ho letto ma conosco comunque, sappiate che leggendo questo manga vi troverete davanti a tutt’altro. Una storia che all’apparenza, per le sue premesse, potrebbe ricordarci qualcosa di già sentito, ma che presto, sin dal primo volume, rivela la sua vera natura.

Era destino che t'incontrassi - Prime impressioni Manga - Star Comics

Era destino che t’incontrassi e gli altri shoujo romantici recenti

Quella che segue è una considerazione puramente personale, ma che volevo comunque condividere con voi.

Leggo manga shoujo da una decina di anni, che non è poco (e nemmeno moltissimo). Ultimamente ho notato una tendenza diversa e nuova nelle storie che ci vengono proposte.

Se prima ero abituata a trovare solo (o quasi) storie d’amore tra i banchi di scuola, delicate e tenere o anche vagamente adulte, adesso stanno iniziando a uscire, e ad arrivare anche da noi, manga shoujo con protagoniste che frequentano l’università.

Di conseguenza quello che troviamo in queste storie, oltre a un contesto nuovo, sono personaggi cresciuti, che pensano in modo diverso e hanno altri obiettivi. Questo introduce un fattore imprevedibilità.

Certi clichè tipici dei manga romantici shoujo, che spesso terminano con il protagonista maschile che deve trasferirsi lontano per l’università, o con la protagonista che fatica a prendere una decisione riguardo al suo futuro, vengono meno. Con essi, anche situazioni con potenziali triangoli amorosi vengono gestite diversamente, come dimostra anche Era destino che t’incontrassi.

Personalmente trovo sempre piacevole leggere storie tenere ambientate alle superiori, ma trovo interessante anche questa “nuova tendenza” degli shoujo romantici. Tendenza ormai sempre più presente sugli scaffali di fumetterie e librerie. Non ci resta che stare a vedere dove ci condurrà questa nuova, sottile, diramazione del genere!

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Appassionata di Manga e di Fumetto in generale, gestisce un canale Youtube e una pagina Instagram dove condivide le sue letture. Fan di Star Wars da sempre, si è aperta ultimamente ad altre saghe nerd scoprendo un mondo meraviglioso. Con due amici porta avanti un progetto per sostenere il Fumetto Italiano in tutte le sue forme, dalle case editrici più conosciute alle piccole realtà indipendenti. Nella “vita vera” studia Grafologia con l’intento di approfondire ogni applicazione della disciplina, per poter lavorare in questo campo, un giorno. “Noi siamo ciò che scriviamo.”